Si va avanti con tempi diversi

In un progetto come LibreUmbria, che ha l’ambizione di coinvolgere Enti diversi non solo per grandezza ma anche per tipologia e organizzazione interna, sarebbe impossibile pensare di condividere le stesse tempistiche di realizzazione. Diverse sono le problematiche riscontrate, le risorse umane e finanziarie da poter impiegare nel progetto, i tempi di adozione dei provvedimenti necessari e delle formalità da espletare.

I differenti tempi di realizzazione costituiranno un punto di forza per gli Enti, che potranno affiancarsi a vicenda, mettendo in condivisione non solo le soluzioni alle criticità ma anche le risorse umane. Il gruppo di formatori costituito internamente a ciascun Ente potrà, infatti, essere “messo in comune”, in modo da poter prevedere un “prestito” di formatori nel caso in cui un Ente si trovi in difficoltà e non riesca a far fronte all’erogazione dei corsi agli utenti finali in modo autonomo.

In comune e a disposizione del progetto LibreUmbria saranno messe anche le aule multimediali degli Enti aderenti, che potranno essere utilizzate per i corsi di formazione a formatori e tecnici e successivamente per quelli rivolti agli utenti finali, consentendo un notevole risparmio economico sui costi di affitto.

La forza del progetto è questa: la condivisione del meglio che ogni Ente mette sul piatto, a disposizione di tutti gli altri.

Migrazione: chi è interessato?

In un progetto di migrazione a LibreOffice, che coinvolge un elevato numero di utenti come in Umbria, chi sono i portatori di interesse?

Sicuramente la PA, intesa come Amministratori e dirigenti degli Enti coinvolti, che hanno l’obiettivo primario di migliorare la qualità del lavoro d’ufficio risparmiando risorse finanziarie destinate all’acquisto di licenze d’uso e reinvestendole in altre attività (per esempio in formazione ai dipendenti, personalizzazione del software e assistenza).

Altri stakeholder sono gli utenti finali, che intendono vedere migliorate le proprie condizioni di lavoro, potendo contare su un software affidabile, veloce e il cui utilizzo sia supportato da attività di formazione e help desk.

Portatori di interesse sono poi i cittadini che vogliono poter disporre dei documenti e dei moduli messi a disposizione dalle PA sui siti istituzionali in un formato standardizzato e semplice da poter compilare, utilizzare e rinviare.

Nel progetto sono poi coinvolti gli utenti finali che lavorano in Enti diversi da quelli che aderiscono alla migrazione, che non vogliono subire, nel proprio lavoro quotidiano, “complicazioni” di riflesso nell’interscambio di documenti tra Pubbliche Amministrazioni (anche via email o posta elettronica certificata).

Sono infine interessate al progetto di migrazione le Comunità professionali del settore IT, ed in particolare quelle che si occupano di open source che intendono dare supporto, indicazioni e contributi anche tecnici circa la delicata fase di installazione e formazione.

5 buone ragioni per le PA per migrare a LibreOffice

1. Risparmio
L’acquisto di licenze Microsoft Office per tutte le postazioni presenti nell’Ente comporterebbe, visti i provvedimenti di spending review, un investimento ingente, nonché difficile da giustificare, vista la disponibilità di programmi come LibreOffice che possono tranquillamente essere adottati.
2. Rispetto della normativa
La migrazione a LibreOffice consente il rispetto della Legge Regionale 11 del 2006 sul software libero, della Legge Regionale 8 del 2011 sulla semplificazione amministrativa oltre che del più recente Decreto Legge 83 del 22 giugno 2012, che dispone per le PA l’obbligo di preferenza per il software di tipo open source rispetto a quello proprietario.
3. Personalizzazione
LibreOffice è un software open source, per questo possibile da personalizzare per esigenze particolari, chiedendo la modifica a sviluppatori interni all’Ente o ad aziende esterne.
4. Incentivo all’ economia locale
Il software libero consente lo spostamento di risorse economiche da grandi multinazionali (come Microsoft) ad aziende locali, che possono fornire servizi e formazione sul prodotto gratuito ma personalizzabile.
5. Etica
L’utilizzo di LibreOffice consente la diffusione di un importante messaggio di disincentivo alla pirateria informatica oltre che di partecipazione ad un progetto di sviluppo e crescita del software libero.