Guida all’installazione di LibreOffice su Active Directory

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Il momento dell’installazione di LibreOffice è importante. E’ importante perché vanno prese decisioni circa le eventuali personalizzazioni che si vogliono apportare al pacchetto e va programmata la modalità di installazione, soprattutto se il parco macchine è abbastanza ampio.

Il documento che pubblichiamo contiene le indicazioni utili a personalizzare il pacchetto “standard” di LibreOffice (file .msi). Le personalizzazioni apportate dalla Provincia di Perugia, Ente pilota del progetto LibreUmbria, sono riferite alla disabilitazione del controllo automatico sugli aggiornamenti di versione (per evitare inutili carichi di rete), disattivazione del messaggio di richiesta consenso all’utilizzo del programma visualizzato al primo avvio e impostazione del salvataggio di default nel formato .doc, .xls e .ppt, finalizzato a semplificare lo scambio di documenti fino a completa migrazione dell’Ente, quando si passerà al formato aperto di LibreOffice.

Oltre alla personalizzazione del pacchetto, è possibile scegliere particolari personalizzazioni delle opzioni del programma (come ad esempio il carattere predefinito, la cartella in cui salvare i documenti, l’attivazione del controllo ortografico, ecc.). Una volta definite le caratteristiche “standard” per tutti gli utenti, è possibile impostarle su tutte le postazioni copiando un particolare file (con estensione .xcu) sulla cartella di LibreOffice. Per questo, nel documento è descritto come realizzare un file batch da poter lanciare in automatico per copiare il file .xcu su tutte le postazioni. Questo consente di tenere costantemente allineate le caratteristiche di LibreOffice per ciascun utente, in modo da semplificare il lavoro di chi presta assistenza tecnica.

Preparato il pacchetto personalizzato di installazione e il file .xcu con le opzioni desiderate, la Provincia di Perugia, che ha postazioni gestite sotto dominio Active Directory Windows Server, ha definito una policy di installazione su Active Directory. Questo consente la pianificazione di installazioni silenti, che non richiedono l’intervento dei tecnici e permettono inoltre la programmazione dell’installazione di LibreOffice a ben definiti gruppi di utenti. In questo modo, infatti, la Provincia può installare LibreOffice in modo graduale ai soli utenti che hanno già frequentato il corso base.

Ecco la guida all’installazione e personalizzazione di LibreOffice

Per non perdere la bussola…

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Un kit denominato “di supporto” da consegnare ai discenti dei corsi di formazione su LibreOffice è già stato predisposto dalla Provincia di Perugia per i primi gruppi che inizieranno il prossimo 14 marzo presso l’aula multimediale della scuola di Amministrazione Pubblica Villa Umbra.

Nel cd, che sarà consegnato a tutti al termine della prima lezione, sono contenuti i file necessari per installare LibreOffice nel pc di casa (usando le stesse impostazioni predefinite per l’ufficio), le slide delle tre lezioni e le dispense curate per fare da supporto alla didattica in aula.

Il “kit”, realizzato internamente dai formatori dell’Ente, vuole essere un primo punto di appoggio agli utenti oltre che un modo per accompagnarli all’adozione di LibreOffice incentevandone l’installazione nei propri pc personali.

La migrazione passo per passo

Il progetto di migrazione dell’Umbria a LibreOffice si sviluppa in cinque macro attività che partendo con l’analisi circa le possibilità di migrazione di un Ente arrivano a curare gli aspetti della post migrazione.
Preliminarmente alla scelta di migrare, infatti, per le PA che intendono farlo è consigliata un’attività di analisi che tiene conto delle  caratteristiche delle postazioni da migrare e degli utenti coinvolti, della tipologia di modelli presenti da convertire oltre che delle interazione di applicazioni informatiche interne con Office.
Decisa la migrazione e individuate eventuali criticità si passa alla programmazione di attività di comunicazione interna prima (con dirigenti e amministratori degli Enti e successivamente con gli utenti finali) ed esterna, rivolta a far comprendere i vantaggi della migrazione a ciascun stakeholder.
Si passa quindi alla formazione dei formatori, ovvero delle persone che internamente all’Ente potranno poi fare corsi ai colleghi su LibreOffice, e degli addetti alla installazione e assistenza, per i quali si prevede una formazione più di tipo sistemistico. Dopo un’adeguata rilevazione dei fabbisogni formativi, si pianificano le attività formative rivolte agli utenti finali che ciascun Ente ha la possibilità di erogare internamente grazie alla presenza dei formatori interni. Le ultime fasi sono quelle più tecniche, dedicate alla installazione sulle postazioni di LibreOffice e contestualmente alla disinstallazione di Microsoft Office, e l’avvio delle attività di assistenza post-migrazione. Riguardo a questa ultima attività fondamentale è l’organizzazione di un help desk interno formato da formatori e addetti alla installazione oltre che da utenti definiti “tecnologicamente avanzati”, individuati in fase di analisi per ciascuna unità organizzativa e formati adeguatamente per poter supportare i colleghi.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di raccogliere le buone pratiche della migrazione umbra in un ebook al fine di divulgare le modalità, la documentazione e tutto quello che può essere “riusato” da altre PA che intendono passare a LibreOffice.